lunedì 10 settembre 2012

...Un giorno da ricordare...

11 settembre 2001 – 11 settembre 2012. 
Sono passati 11 anni, ma gli avvenimenti di quel giorno sono ancora impressi nella memoria di ognuno di noi.
L'attacco al cuore del capitalismo americano, al fulcro del potere democratico degli States non può non essere ricordato in ogni dove.
3000 le vittime. 3000 i cuori spezzati. Immagini di puro terrore. Sembrava un film di fantascienza, una sceneggiatura da premio Oscar. Era, però, la cruda realtà. 
All'epoca, piombammo tutti in un incubo. Il mondo intero si svegliò con le immagini del fuoco che avvolgeva le torri gemelle, cuore di New York, fiore all'occhiello della finanza mondiale. Una metropoli, catapultata nel peggiore incubo che potesse mai immaginare. 2 752 morti. Tra questi 343 vigili del fuoco e 60 poliziotti. La maggior parte delle vittime erano civili di 70 diverse nazionalità.
Ma non era solo la Grande Mela ad essere stata presa di mira dai terroristi.
Sono stati, infatti, quattro gli attacchi suicidi da parte di terroristi di al-Qāʿida contro obiettivi civili e militari.
Quella mattina, 19 affiliati all'organizzazione terroristica, dirottarono quattro voli civili commerciali. I dirottatori fecero schiantare due degli aerei sulle torri 1 e 2 del World Trade Center di New York, causando, dopo qualche ora, il collasso di entrambi i grattacieli con conseguenti gravi danni agli edifici vicini.
Il terzo aereo di linea, fu fatto schiantare dai dirottatori contro il Pentagono.
Il quarto aereo, infine, diretto contro il Campidoglio o la Casa Bianca a Washington, si schiantò in un campo vicino Shanksville, nella Contea di Somerset, in Pennsylvania, dopo che i passeggeri e i membri dell'equipaggio tentarono, senza riuscirci, di riprendere il controllo del velivolo.
Da allora il mondo cambiò il suo volto. E siamo cambiati anche noi con la consapevolezza che l'odio non può sopraffare il bene comune e che il nostro senso cuvico e democratico non deve mai abbandonare il nostro modus operandi...
Cri

lunedì 3 settembre 2012

...Per non dimenticare mai...

Palermo, venerdì 3 settembre 1982, ore 21.15

Una data, un orario insito nella memoria di ognuno di noi. In quella notte buia se n'è andato un servitore dello Stato, un uomo integgerrimo che ha dato la vita per la democrazia e per la giustizia. 
Tutti ricordano quel giorno. In un agguato in via Carini, nel capoluogo siciliano, il prefetto, Carlo Alberto Dalla Chiesa, e la sua seconda moglie, Emanuela Setti Carraro, vennero uccisi a colpi di kalashnikov insieme all’agente di scorta, Domenico Russo. Un'esecuzione, il preludio di altri fatti di sangue che di lì a pochi anni provocarono sgomento e indignazione in tutta la popolazione. 

A distanza di 30 anni, il ricordo di quella frase, comparsa sul luogo della strage, è sempre presente come una fiammella che non si spegne mai: 
«Qui è morta la speranza dei palermitani onesti»... scrissero allora...

Oggi, quella speranza si è riaccesa, grazie al sacrificio di un uomo dell'arma, il cui esempio deve essere il nostro humus quotidiano...

Cri

Ha vinto lo Stato. Ha vinto l'Italia. Abbiamo vinto tutti noi.

  30 anni di latitanza. 30 anni di misteri, depistaggi, ombre sul latitante più ricercato al mondo. Questa mattina, all’alba, in una clinica...